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Certificazioni e Standard: Perché sono utili?

Certificazioni e standard stanno acquisendo sempre più popolarità, per questo la clientela li richiede attivamente: li rassicura sapere che terze parti abbiano condotto test sull’affidabilità del prodotto.

Esse possono spingere le aziende a diventare più sostenibili ed etiche, oltre ad aumentare la consapevolezza sull’importanza della sostenibilità e del commercio equo e solidale. Si arriva così a favorire trasparenza in relazione alla produzione e all’approvvigionamento dei materiali. Sono quindi uno strumento che può prevenire il greenwashing – la disinformazione che viene diffusa da un’organizzazione per un’immagine pubblica ecologicamente responsabile.

Numerose sono le certificazioni e gli standard a disposizione delle aziende. In generale, questi possono essere suddivisi per aree di interesse: protezione dell’ambiente, pratiche commerciali eque e solidali, benessere degli animali e qualità garantita. Di seguito vengono elencate quattro tra le più famose certificazioni, una per area di interesse.

AMBIENTE

B CORPORATION. Tra le più affidabili, B Corp utilizza l’approccio della tripla linea di fondo: garantisce infatti che Persone, Pianeta e Profitto vadano di pari passo con l’azienda. Le società certificate sono tenute a soddisfare rigorosi standard sociali, ambientali, di trasparenza e responsabilità. Oltre a questo, hanno l’obbligo di ottenere un punteggio minimo di 80/200. Ogni tre anni l’azienda deve essere nuovamente certificata da The B Lab, cioè l’organizzazione non-profit che controlla la certificazione B Corp.

COMMERCIO EQUO E SOLIDALE

FAIRTRADE FOUNDATION. Fairtrade è un movimento globale che garantisce i diritti dei lavoratori e pratiche di lavoro eque. Prevede inoltre una gestione responsabile del territorio, dal produttore al prodotto finito. Per diventare più etica, quindi, l’azienda deve concentrarsi sulla ristrutturazione del proprio modello di business: può farlo, ad esempio, assumendosi la responsabilità delle persone che partecipano alla realizzazione del proprio prodotto. Per ottenere il certificato, le aziende devono contattare uno dei diversi auditor privati certificati dall’organizzazione Fairtrade, i quali condurranno rigorosi controlli. Dal 1998, la fondazione ha protetto milioni di vite in 45 paesi.

ANIMALI

RESPONSIBLE WOOL STANDARD. Il Responsible Wool Standard (RWS) è uno standard indipendente e volontario progettato per riconoscere le migliori pratiche di allevamento. Garantisce in tal modo che la lana provenga da pecore trattate in modo responsabile e da allevamenti che si prendono cura del territorio. Negli allevamenti, la certificazione garantisce che le pecore siano trattate nel rispetto delle loro Cinque Libertà: libertà dalla fame e dalla sete; dal disagio; dal dolore, dalle ferite e dalle malattie; libertà di esprimere comportamenti normali e naturali; e libertà dalla paura e dall’angoscia. Viene garantita inoltre l’attuazione delle migliori pratiche nella gestione e nella protezione del territorio. Lo standard è applicabile a livello globale a tutte le razze di pecore e il mulesing è severamente vietato.

QUALITÀ

WOOLMARK. Il programma di licenza Woolmark è un programma che garantisce e certifica la qualità dei tessuti di lana. Per ottenere la certificazione Woolmark, filati, tessuti e capi d’abbigliamento vengono testati da enti indipendenti. I test includono la verifica del contenuto di lana nel prodotto, la solidità del colore alla luce e ai liquidi, la durevolezza e il test di lavaggio. I benefici che i brand possono trarre dalla certificazione sono: soddisfazione del cliente; garanzia di qualità e autenticazione indipendenti; la possibilità di costruire una filiera tracciabile; supporto tecnico e assistenza nello sviluppo del prodotto; supporto nello sviluppo e nella formazione del personale.

 

Fonti: SupplyCompass; Compare Ethics; RWS.